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Codice degli Appalti: il MIT ha avviato la consultazione pubblica

Codice appalti

È on line fino al 10 settembre 2018, sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) la consultazione pubblica propedeutica a una proposta di riforma che il Governo intende presentare in autunno” sul Codice degli Appalti, approvato con il D. Lgs. 18 aprile 2016, n. 50, come modificato e integrato dal Decreto Legislativo 19 aprile 2017, n. 56.

Di certo il periodo delle vacanze non è il più propizio per una consultazione di tale interesse, ma il Ministro Danilo Toninelli lo aveva annunciato in audizione in luglio presso le competenti Commissione di Camera e Senato e così è stato.

Peraltro, è tuttora in corso (scade il 20 settembre 2018) la Consultazione avviata dall’A.N.AC. (Autorità Nazionale Anticorruzione) sulle Linee guida, recanti “Indicazioni sulle consultazioni preliminari di mercato” per calibrare obiettivi e fabbisogni della stazione appaltante e realizzare economie di mezzi e risorse, anche in relazione all’assetto del mercato, servendosi dell’ausilio di soggetti qualificati, previste dall’articolo 66 del Codice degli Appalti.

Inoltre, il 24 agosto 2018 entrerà in vigore anche il DPCM 10 maggio 2018, n.76 “Regolamento recante modalità di svolgimento, tipologie e soglie dimensionali delle opere sottoposte a dibattito pubblico”, previsto dall’Art. 22 del Codice, per la determinazione dei criteri di individuazione delle grandi opere infrastrutturali e di architettura di rilevanza sociale, aventi impatto sull’ambiente, sulle città e sull’assetto del territorio, distinte per tipologia e soglie dimensionali, per le quali è obbligatorio il ricorso alla procedura di dibattito pubblico, una sorta di consultazione che avviene prima ancora che i progetti assumano la loro forma definitiva.

In questi giorni tutte queste tematiche sono divenute di “attualità” mediatica dopo il crollo del “ponte Morandi” a Genova.

Per ritornare alla Consultazione del MIT, come si legge nel Comunicato, l’obiettivo dell’intervento di riforma è di:
– garantire l’efficienza del sistema dei contratti pubblici;
– procedere alla semplificazione del quadro normativo, assicurandone la chiarezza;
– eliminare le criticità sul piano normativo e, conseguentemente, sul piano applicativo.

La consultazione è effettuata su una serie di primi temi di riflessione, separatamente proposti col riferimento ad argomenti indicati sinteticamente, preceduti dalla puntuale indicazione del riferimento normativo all’interno del Codice, in  formato interattivo.

temi sottoposti a consultazione, benché indicati ove possibile in forma volutamente neutra, costituiscono altrettanti punti di emersione di criticità più urgenti rilevate durante la costante opera di monitoraggio effettuata dal Ministero nei primi due anni di vigenza del Codice, ovvero segnalate nel tempo al Ministero da un’ampia platea di portatori di interesse (stakeholders), tra cui Associazioni di categoria, Fondazioni e Istituti di studio e ricerca, liberi professionisti, e Amministrazioni pubbliche.

Inoltre, alcuni temi sono accompagnati da un corredo di riferimenti minimi a giurisprudenza, pareri e altri atti (ad esempio di Autorità indipendenti), che possono costituire un’utile bussola orientativa per gli stakeholders nella messa a fuoco degli elementi di criticità e nell’elaborazione di proposte emendative puntuali del tessuto normativo del Codice degli Appalti.

In ogni caso, sottolinea il MIT, l’indicazione dei temi di riflessione non esaurisce il perimetro della consultazione. Ciascuno stakeholder potrà infatti segnalare ulteriori tematiche in relazione alle quali ritiene sussistano profili di criticità, contestualmente indicando le soluzioni normative puntuali.

Nell’ambito della consultazione, gli interventi saranno innanzitutto nominativi e visibili a tutti i partecipanti registrati che, in piena applicazione del principio di trasparenza, potranno effettuarne una breve recensione.

Alla consultazione si accede previa registrazione dalla pagina di accesso. I dati personali acquisiti saranno trattati nel rispetto delle disposizioni  a garanzia della privacy e puntuale informativa sarà fornita in sede di registrazione.

Gli utenti registrati potranno prendere visione dei temi collegati agli articoli del Codice degli Appalti e formulare una sola proposta di modifica su ciascun tema, anche aggiuntiva rispetto a quelle presenti in consultazione.

Le proposte di modifica, che potranno essere inserite nella forma di un oggetto e un commento nella sezione “Inserisci la tua proposta di modifica” all’interno della pagina relativa al tema di interesse, saranno visibili a tutti gli altri utenti registrati.

Al fine di consentire la più ampia partecipazione e allo stesso tempo una adeguata gestione dei dati, ogni proposta potrà essere oggetto di una sola recensione da parte di ciascun utente registrato. Le recensioni ulteriori non saranno prese in carico ai fini della consultazione e potranno non essere pubblicate.

Le recensioni, costituite anch’esse da un oggetto e da un commento, potranno essere inserite cliccando sul  link “Recensisci”, situato all’interno della pagina relativa al tema di interesse, in prossimità della proposta da recensire, e compilando la relativa sezione.

Non saranno presi in considerazione contributi il cui contenuto sia:
– a carattere generale o indeterminato, dal quale non si evinca chiaramente e separatamente il contenuto della proposta di modifica;
– in contrasto con le direttive comunitarie;
– non riferito alle specifiche disposizioni del Codice.

Al termine della consultazione pubblica on line, i risultati saranno analizzati e verrà pubblicato uno specifico report sulla dimensione e sui contenuti della partecipazione.

Le valutazioni e le proposte degli stakeholders saranno esaminate dal MIT e potranno essere utilizzate, liberamente e in piena autonomia decisionale, in primo luogo per la predisposizione di un intervento normativo di riforma del Codice.

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